Sabato 7 Marzo io, Daniele e Alessandro ci siamo trovati presso La Grotta di Merlino, Brescia a giocare: è il primo incontro bresciano e voglio raccontarvelo.
Abbiamo parlato di differenti cose, quali la possibilità di creare una piccola comunità bresciana, di Play, ma sopratutto di mazzi.
Con tutti e tre alle spalle esperienze di gioco differenti, ci siam trovati d'accordo su un punto in particolare in merito alla composizione di un deck da torneo: un solo core set e in aggiunta uno o due pack può essere insufficiente. Potendo inserire all'interno del mazzo sino a tre carte non speciali, si rischia di averne a disposizione solo due o anche meno se si ha solo una scatola base: questo può:
a. indebolire alcune strategie e combo appositamente ricercate;
b. rendere il mazzo troppo eterogeneo (perché per arrivare a 50 devi aggiungere altra roba) e rallentarlo o diluirne la forza.
Questa è sopratutto la mia opinione, ma io vengo da una formazione Magic e posso essere anche stata traviata da quelle abitudini di gioco; vi invito a esprimere la vostra.
Poi, ovviamente, abbiamo giocato una partita con mazzi da torneo (+50 carte). Per entrambi la prima, motivo per il quale c'è stato qualche errore, qualche ingenuità, ma molto apprendimento.
I mazzi coinvolti erano:
- SpaceMarines / Imperiali con warlord Ragnar Mantonero (core set e 1°WarPack L'ululato di Mantonero) di Daniele;
- Eldar Oscuri / Eldar con Kith (solo core set), mio.
Due mazzi differenti con strategie differenti:
Giocare Ragnorok significa cercare appositamente una vittoria per uccisione del warlord dell'avversario, dato che la sua abilità (dare due danni ad apertura di un combattimento) si attiva solo in pianeti dove è presente il warlord avversario; infatti l'aggressività di Daniele è stata ricompensata portando Kith sul lato sanguinante e facendomi prendere una paura non da poco. Ancora riporto la sua decisione in fase di schieramento di distribuire su molti pianeti contemporaneamente, assicurandosi molte risorse durante la fase di comando (e posso dire che ne aveva davvero davvero un bel po').
Kith e i suoi Eldar Oscuri, invece, continuano a generare unità Chimera, per una strategia di logoramento che prolunga la fase combattimento di un bel po'. Gli Eldar supportano i cugini con una grande mobilità, invece, e con qualche carta che permette di macinare la mano avversaria, decisione che poi si è rivelata giusta (forse la più giusta) perché Daniele aveva molte risorse e, grazie al continuo obbligo di scartare, poche carte in mano per cui usarle. Di entrambe le fazioni ho prediletto unità a basso costo, che, con le chimere, creassero poco impatto, ma logoramento.
Alla fine Eldar Oscuri ed Eldar han vinto assicurandosi la giusta combinazione di pianeti.
E' stata davvero una bella esperienza. E, infatti, sabato ci rincontriamo!
Se siete nei paraggi siete ovviamente tutti invitati.